Questo è (per quello che può significare) un blog postmoderno. Macina linguaggi, utilizza la memoria, crea percorsi combinatori. L’intento è circa quello di ripercorrere le gesta del “caro vecchio Web”, che organizzava in directory il sapere e lo condivideva senza il bisogno di inseguire follower, statistiche di gradimento e altre diavolerie della modernità infotelematica.
Direi, tutto qui.
